Il Direttore Generale della Ferrovia Circumetnea, ingegnere Di Graziano, in un’intervista a NewSicilia.it, ha fornito informazioni riguardo al futuro della metropolitana di Catania: tra queste la futura dismissione della tratta Galatea-Porto.
La linea della metropolitana di Catania, da Borgo, quando giunge a Galatea si divide in due percorsi, uno verso Stesicoro e uno verso il porto. L’Ingegnere Di Graziano ha recentemente dichiarato che, quando entrerà in funzione la metropolitana costiera di R.F.I., la tratta Galatea-Porto sarà definitivamente soppressa.
Nel 2008, proprio in considerazione di questa soppressione era stata prevista una nuova tratta della linea metropolitana denominata “Galatea-Plaia”. Essa si sarebbe affiancata al tracciato di una strada urbana di penetrazione in galleria, prevista dal nuovo strumento urbanistico di Catania, che da piazza Giovanni XXIII avrebbe dovuto attraversare l’area portuale in prossimità della vecchia Dogana e quindi lungo il tracciato dell’attuale via Domenico Tempio, per giungere in corrispondenza dell’area in cui sorge il faro Biscari.
La nuova tratta metropolitana avrebbe consentito, in relazione al tracciato previsto, di servire la vecchia area della Dogana del porto, l’attracco passeggeri e lo scalo merci del porto, i due porti turistici che erano stati previsti (rispettivamente, in corrispondenza di Piazza Giovanni XXIII e dell’area del faro Biscari) e le attrezzature commerciali e recettive ad essi collegati, il centro storico in prossimità di piazza Duomo, il parcheggio scambiatore che si prevedeva di realizzare in corrispondenza di piazza Borsellino, le aree della vecchia cementeria (nelle quali il nuovo PRG prevede attrezzature turistico ricettive), l’area direzionale e commerciale di Acquicella di nuova riqualificazione nonché le infrastrutture turistico-ricettive della parte nord della Plaia, previste dal patto Territoriale della Plaia. Per la tratta, lunga circa 2,5 km, era prevista la realizzazione di tre stazioni con un costo stimato di 105 milioni di euro.
Tale idea progettuale fu in seguito abbandonata e, com’è noto, l’Fce sta concentrando i propri sforzi per il completamento della metro verso sud in direzione aeroporto e verso nord-ovest in direzione Misterbianco e Paternò .
Eccezion fatta per l’area limitrofa al litorale della Plaia, in futuro le zone che sarebbero state interessate dalla tratta Galatea-Plaia dovrebbero essere coperte dal nuovo tracciato del passante ferroviario, con un percorso più a sud di quello previsto nel 2008, il quale avrebbe seguito il tracciato attuale delle Ferrovie dello Stato.
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Salve. Mi domando se per caso esista un progetto per dare alla cittadinanza una passeggiata sul mare sfruttando il futuro inutilizzo del tratto di superficie della metro. Sfruttando il sottopassaggio ferroviario, togliendo il binario e mettendo una doppia barriera in vetro lato mare e lato ferrovia che permetta di passeggiare in sicurezza.
Non credo esista già un progetto del genere, senza dubbio affascinante, che permetterebbe di godere del tratto di scogliera interessato senza dover attendere, nel lungo termine, l’interramento della stazione centrale. Andrebbe verificata, però, la necessità da parte della Ferrovia Circumetnea di mantenere almeno parte dell’infrastruttura ferroviaria in questione, sia come ricovero (vedi il sito dove di recente un convoglio è stato riverniciato) ma, soprattutto, per l’entrata e l’uscita dal tunnel di materiale rotabile (vecchio e nuovo) della metropolitana.